Da diversi anni nelle varie nostre riunioni, da quelle territoriali ai congressi distrettuali più importanti, si sente parlare della necessità di un cambiamento. Il mondo si sta modificando in fretta ed anche a noi viene chiesto di cambiare. Il cambiamento rappresenta un processo continuo e presuppone un percorso, spesso difficile, che richiede chiarezza, tanta determinazione ed aiuto reciproco. Pertanto noi Lions dobbiamo camminare assieme, non da soli, allargando sempre più il cerchio delle persone coinvolte in un dialogo costante, e non dobbiamo avere paura del cambiamento. Quando i tempi cambiano, e si modificano certe condizioni, anche noi dobbiamo adeguarci e modificare il nostro lionismo in quanto non serve guardare indietro ma, invece, dobbiamo riscoprire la gioia del futuro e la speranza, pensando a nuovi modi di vivere il territorio, concepire il lavoro, produrre e governare la società. Ma l’efficienza, da sola, non basta e, se non ci sono più valori assoluti, come la famiglia, la solidarietà, la fratellanza e l’associazionismo, non si può andare lontano.
Noi lions abbiamo un’identità culturale che viene da lontano ed a quella ci dobbiamo richiamare, ricordando sempre il nostro patrimonio ideale che in oltre 100 anni ha saputo rappresentare lo strumento per poter essere utili alla società. Oggi risulta naturale riflettere sui possibili pilastri per definire un Lionismo moderno, più solido e concreto, capace di rispondere al meglio ai bisogni di una società in continua evoluzione, adattandosi ad essa e garantendo al tempo stesso continuità d’azione. Esistono infatti diversi strumenti che, se ben utilizzati, possono rivelarsi utili in tal senso e, qualche anno addietro, il Distretto 108 IB4 (Città Metropolitana di Milano) ne ha riproposto cinque che iniziano tutti con la lettera “C” rendendoli più facili da ricordare: le cosiddette 5 “C” per un lionismo moderno, cioè: Conoscenza, Coerenza, Consapevolezza, Condivisione e Costanza.
Pertanto. consapevoli che il percorso che abbiamo davanti non sarà sempre lineare, basti pensare ai tantissimi mesi trascorsi in piena pandemia, e che dobbiamo essere pronti al fatto che vi saranno resistenze, anche solo legate ad abitudini difficili da abbandonare, possiamo provare ad ispirarci a questi strumenti per realizzare dei service sempre più efficaci ed incisivi nel soddisfare i bisogni del territorio su cui agiamo. Dobbiamo dunque puntare verso un nuovo Lionismo, un Lionismo che agisca in concretezza e continuità ed in cui tutti i soci, indipendentemente dall’incarico stampato sull’organigramma, ci possano mettere grande impegno, entusiasmo, cuore e tanto amore sì che possano essere sfruttate al meglio le proprie peculiarità e la propria professionalità per il benessere civico, al servizio dell’Associazione e della collettività. E non importa se non troviamo riscontro del nostro nome nell’organigramma, perché l’incarico più importante è sicuramente quello di “socio”, incarico che ci viene assegnato nel momento in cui viene appuntato, sul bavero della nostra giacca, il distintivo della più grande Associazione di servizio del mondo.
Oggi essere Lions significa altra cosa rispetto al passato. Sono passati 105 anni da quando Melvin Jones creò il Lionismo e noi non possiamo restare ancorati ad un passato che non ci appartiene più, perché sono cambiati i tempi, le condizioni, gli usi ed i costumi, e perché è cambiato l’Associazionismo nella sua concettualità e nella sua metodologia. Oggi siamo giunti a dover riaffermare molti valori, l’esercizio dei doveri e l’affermazione dei diritti dell’Uomo al fine di garantire la libertà dall’ingiustizia e dalla disuguaglianza, per la costruzione di una libertà intesa non tanto come punto di arrivo, ma come processo di liberazione dai pregiudizi sociali e culturali.
Dunque, cambiamento ma, attenzione, restano sacri ed imprescindibili gli scopi del Lionismo ed il codice etico che va sempre assolutamente rispettato. Invece può e deve cambiare il “modo” di fare Lionismo in base all’evoluzione (o forse involuzione) storica: negli ultimi anni disastri ambientali, pandemia e guerra hanno rivoluzionato il pianeta ed hanno modificato necessità, esigenze e bisogni per cui bisogna attuare il nostro we serve in funzione di ciò.
Ed il Lionismo diventa veramente concreto quando affronta e risolve le criticità del proprio territorio in totale sinergia con gli Enti istituzionali locali e con le altre Associazioni che ormai sono diventate un punto di riferimento sicuro ed affidabile della nostra vita sociale. I drammatici eventi degli ultimi anni, problematiche ancora attuali, rendono certamente difficile e complicata la strada che cerchiamo di percorrere ma proprio queste difficoltà ci devono spingere a dare sempre di più ed a dimostrare la nostra determinazione e le nostre capacità operative. Una sfida tra le sfide che dobbiamo e possiamo vincere purchè si lavori in sintonia ed in sinergia, da squadra, perché il lavoro di squadra è il motore che ci consente di andare avanti ed il modo per realizzare grandi cose: certo, da soli possiamo fare la differenza ma, insieme, possiamo cambiare il mondo!
D’altronde il nostro Presidente internazionale Brian Sheehan, nei suoi messaggi, ci incoraggia (“Insieme possiamo”) e ci invita ad essere ambiziosi e ad osare…
“Quando si ama quello che si fa insieme alla propria squadra preferita, ogni giorno diventa speciale. Questa è la bellezza di essere Lions. Perché non importa quanto duro possa essere il lavoro, noi Lions ci divertiamo sempre a realizzarlo. Non c’è davvero nulla che possa essere paragonato al divertimento e all’amicizia lionistica, se non la gioia di invitare sempre più persone a farne parte. Quindi, dai alla tua comunità l’opportunità di unirsi alla nostra squadra e di scoprire quello che abbiamo trovato. Continuiamo a lavorare insieme per rendere i progetti che amiamo ancora più grandi, migliori e più divertenti per tutti. Fai che oggi sia un grande giorno!”
Distretto Lions 108 Ya – Rivista n° 3, febbraio 2023